1° FANTIC DAY 8 APRILE 2008 COAZZE (TO)

 

Giornata felice e piena di sole per il 1° Fantic Day a Coazze, un paesino della Val Sangone in Provincia di Torino nelle Alpi Cozie.

 

 

 

Vittorio Angela e Roberto Billetto, rispettivamente Presidente e Vice del MC Giaveno, hanno anche altri obiettivi: dimostrare che il trial ed il motoalpinismo possono diventare dei momenti di occasione per le piccole comunità montane, un modo per farle conoscere ed apprezzare ospitando manifestazioni come quella di oggi.

Paolo Allias, il primo cittadino di Coazze, ci ha creduto: supportando al massimo il MC nelle relazioni con la comunità, parlando con i cittadini, con la Polizia Forestale e addirittura collaborando di persona nell'organizzazione della giornata per ........ avviare gli 80 partecipanti al percorso della manifestazione!

Paolo Allias

 

Partenza da Piazza Sandro Pertini fino alle zone nel bosco dove ho avuto modo di vedere per la prima volta all'opera le moto d'epoca .....

Devo dire che, trialisticamente parlando, sono rimasto veramente colpito dalle "vecchie" glorie, ho visto tra le tante: una Bianchi, una Gilera, una Bultaco, una Honda RTL e, ovviamente, molte Fantic ....

La Bianchi

 

 

la Bultaco

 

 

La Gilera

 

Dimensioni e peso notevoli rispetto alle attuali trial però ...... i piloti non lo manifestavano!

Ho visto "spostare" l'anteriore della Gilera da fermo e poi il pilota è salito su un gradino di pietra alla zona 7 scaricando il posteriore come se gestisse una BMT .....

Ho seguito il conduttore della Bultaco lungo i sentieri e l'ho visto "pennellare" i passaggi sulle pietre e lungo le curve con estrema scioltezza e semplicità ..... molto meglio del sottoscritto!

 

 

E poi c'erano ovviamente la Fantic, rosse con i parafanghi bianchi e la leva di avviamento da azionare al contrario .... sono le uniche moto da trial di almeno 20 anni fa che vedi ancora tra le malghe in montagna e gli allevatori tuttora le usano per spostarsi lungo le mulattiere!

 

 

Già le mulattiere, anche qui il percorso, studiato tra le montagne della Val Sangone, ci ha mostrato un tracciato, fortemente caratterizzato da queste vie di collegamento, tra borghi incantevoli con i tetti in pietra, alcuni disabitati, altri ancora con la presenza delle persone che hanno sempre ricambiato con cordialità il saluto al nostro passaggio!

 

 

Girare per le mulattiere in generale mi dà un notevole senso di sicurezza e di simbiosi con il territorio: capisci infatti che quel tracciato è il frutto dell'esperienza e del lavoro costante di generazioni di contadini, i quali hanno individuato le condizioni migliori per garantire il collegamento tra le borgate durante ogni periodo dell'anno.

 

 

Quando passo percepisco che in qualche tratto la neve si scioglie prima perchè il percorso si trova nelle zone più esposte al sole oppure, quando piove, capisci che lo scorrere dell'acqua è stato gestito per impedire l'erosione e il dissesto.

Poi il tracciato si snoda garantendo la pendenza migliore per risparmiare la fatica di persone ed animali e, quando prende quota, ti culla con una serie di curve e controcurve che, quando le riesci fare a zero, ti sembra di essere il campione del mondo ....

E tutto generalmente in sicurezza perchè ci sono i muri che fanno da sponda e perchè sai che, da qualche secolo, quella mulattiera continua a vedere passare gente .... ed è sempre lì!

 

 

Un giro veramente facile e scorrevole con panorami sui crinali a 1000 - 1500 metri, intervallato da 15 zone per le moto d'epoca e, per alcune categorie, anche per i piloti con moto "moderne" .

Gruppo sul Ciagiur

 

 

Attenzione, facile non significa noioso, significa invece equilibrato, in grado di garantire l'accesso a tutti, novizi ed esperti a cavallo di qualsiasi mezzo ... poi  qualche "tecnico" di ultima generazione, se lo voleva,  poteva inventare qualche variante sui gradoni di pietra o altro!

 

 

E' una giusta dimensione di giro che ha permesso a Elisa Peretti, una "signorina" di 13 anni di finire il giro con il n°20, oltre a farsi tutte le zone ... bravissima!

 

 

Come tutto ogni cosa può essere perfettibile, per me e Domenico, un "motofondista" quasi d'epoca reduce di Woodstock .... ci voleva ancora un pezzo di tracciato, magari facoltativo per chi non se la sentiva più, per impegnare ancora il pomeriggio almeno un'oretta .... giusto perchè il territorio lo merita in pieno!

 

 

 

Ma è solo un punto di vista ..... sono un incontentabile!

Così come è "incontentabile", a modo suo, Giovanni Priotti, classe 1924, 45 anni di vendita e di meccanica sulle moto da trial a Pinerolo.

In Italia il trial lo ha fatto nascere lui con le prime gare all'alba degli anni '60 in Provincia di Torino a Prarostino, a San Pietro Val Lemina e a San Secondo, ha visto passare dal suo negozio tutti i piloti internazionali di quegli anni che hanno scritto insieme a lui la storia del trial.

 

 

E non si è ancora stancato, ho visto tra le sue mani una nuovissima Beta Rev 4t che gli ha regalato sua moglie per girare ancora in pedi sulle pedane con 73 primavere all'appello, complimenti!

Non ci resta che attendere la prossima edizione per vedere se arriva un supplemento di  percorso e qualche altra panca in più per ristorare i partecipanti .... da seduti!

Ringrazio perciò Paolo Allias, Sindaco di Coazze, e gli amici del MC Giaveno per il lavoro fatto, con l'auspicio che continuino con lo stesso impegno perchè questa è la strada giusta!