IL MITO DEL MC DRAGONE A PIANDELAGOTTI - 15 E 16 LUGLIO 2006

 

IL MITO DEL DRAGONE A PIANDELAGOTTI  - 15 E 16 LUGLIO 2006

Nella mitologia greca il Dragone era il custode all’ingresso del giardino delle Esperidi, dove crescevano le mele d’oro.

Le Esperidi, figlie di Atlante, vivevano nell’estremo occidente del mondo facendo la guardia  ai  frutti, dono della dea Gea (Terra) ad Era (Giunone) per il suo matrimonio con Zeus.

Si racconta che il drago avesse cento teste. Tra le dodici fatiche di Ercole, l’undicesima consistette proprio nel rubare i frutti dorati. Ci riuscì colpendo il dragone con le sue frecce avvelenate, uccidendolo.

Era, per ringraziare l’animale per la sua fedeltà pose allora la sua immagine in cielo.  

La mitologia però non si ferma qui, una leggenda popolare tramandata oralmente narra che l’immagine del Dragone proietta ancora oggi la sua ombra sulla terra, proprio nelle valli dell’Appennino Tosco Emiliano della Provincia di Modena che si snodano intorno al torrente a cui ha dato il suo nome ….

 

Qualcuno racconta ancora che i frutti dorati siano stati nascosti proprio dove il Dragone proietta la sua ombra …..

 

In quelle valli, nei dintorni di Piandelagotti (MO), i nuovi seguaci del Dragone hanno deciso di celebrare il suo mito con  una escursione motoalpinistica alla ricerca delle mele d’oro e, vi assicuro, che qualcuno le ha anche trovate!

 

I 20 cavalieri del Motoclub Dragone, capitanati da Edo Pradelli, Mario Vignaroli, Daniele  Biondi, Paolo Tazzioli infatti hanno trovato le loro mele d’oro in due percorsi motoalpinistici di circa 60 km che si snodano nelle valli Dragone e Dolo, due gioielli che l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco di Piandelagotti Elio Pierazzi, sta valutando di affidarglieli ufficialmente poiché stanno dimostrando di essere dei degni custodi così come lo è stato l’antico Dragone ….

 

Infatti anche la Forestale ha manifestato il proprio consenso così come lo hanno fatto i proprietari dei terreni su cui passa la Mulatrial di Piandelagotti.

 

E l’Arma dei Carabinieri, nella persona del Maresciallo Luciano Masini, ha già chiamato i volontari del Motoclub per cercare delle persone che si erano smarrite nella selva che contraddistingue la vegetazione del fondovalle.

 

Questo può accadere solo perchè queste persone insieme a Giuliano e  Maurizio Gigli, Gabriele Linari, Michael Vignaroli, Antonio Piacentini, Mauro Tazzioli, Simone Palandri, CarloVanni hanno dato prova di estrema serietà ….

 

 

DANIELE BIONDI, PAOLO TAZZIOLI E MARIO VIGNAROLI

 

 

Incuriosito, ho voluto partecipare all’evento, e devo dire che, a mente fredda,  la partenza era calata perfettamente nella leggenda, ricordava un ampio accampamento medioevale, con tende, griglia e cibo dove i cavalieri del Dragone stavano preparando e provando le loro moderne cavalcature affinché tutto fosse perfetto ….

 

Un voce in sottofondo intanto decantava le peculiarità delle località toccate dalla manifestazione (Piandelagotti e Frassinero), la vicinanza del Parco naturale del Frignano, la presenza di piste di fondo (usate per il campionato italiano di sci di fondo e per i campionati italiani con le slitte trainate dai cani)  e il fatto di essere all’interno del territorio del consorzio del Mitico Parmigiano Reggiano, il formaggio che “non si fabbrica ma si fa

 

 

 

 

 

Al limite del panoramico pianoro dove erano posizionati alcuni ostacoli artificiali, un giovane cavaliere, ser Michele Pradelli …, dava sfoggio di abilità nel domare i cavalli della sua Beta, giusto una piccola anticipazione dello spettacolo previsto per la sera al centro del paese …….

 

 

 

 

 

Ho trovato anche dei cavalieri erranti della vicina Toscana, un manipolo di arditi che si spostano come gli antichi barbari, con i destrieri e la famiglia al seguito, però oggi in moderni caravan seguendo le tracce delle mulatrial ….. in giro per la Penisola,  anche loro alla ricerca dei frutti dorati!

 

E si, il Motoclub Dragone ha pensato pure a loro inventandosi un posto anche per i camper dotato di acqua potabile e all’ombra degli alberi.

 

 

Così, bagnati da un fresco temporale estivo, siamo partiti alla ricerca del primo frutto dorato nella Val Dragone, un percorso che si tuffava nella selva di fondovalle guadando piccoli torrenti di pietre viscide con aderenza limitata ….

 

 

 

 

 

 

Ma dopo, salendo di quota, la vegetazione si diradava mostrando una serpentina che si inerpicava per il crinale su un fondo di ghiaia mobile che ti impegnava per trovare l’assetto giusto per dare trazione.

 

 

Però la sfida dei Cavalieri del Dragone non era solo questa, il percorso, tracciato in modo egregio con frecce rosse e blu pemetteva a tutti di gustarsi il panorama, ma per i più insaziabili di trial c’erano anche le varianti infide, quelle che sembrano facili, salite esagerate ove sembra basti aprire il gas per passare l’ultimo dente ….. invece non era così, il fondo di pietrame scagliato ti faceva perdere l’aderenza proprio dove ti serviva e molti se ne sono accorti troppo tardi nella prima zona rossa …

 

 

 

Ma il panorama sulle Valli del Dragone ti forniva l’energia necessaria per provare tutte le zone rosse …..

 

 

 

 

Anche se molte erano delle vere sfide di coraggio e tecnica per riuscire a superare la pendenza su un fondo con minima aderenza ….

 

 

 

 

Il percorso però è stato sublime, dopo salite magnifiche siamo scesi nuovamente nel fondo valle tra paesaggi ogni volta diversi,  prima crinali panoramici,  poi una selva fittissima che impediva al sole di arrivare a terra e dopo anche su campi appena tagliati dove ci siamo divertiti perfino a saltare le fasce come Steve Mc Queen nella grande fuga …..

 

 

 

E su un fettucciato tracciato su un campo è finita la prima giornata nella Val Dragone, mentre il sole sgombrava le nuvole del temporale, siamo sbucati alle spalle delle tende della partenza, immaginando quanto poteva essere magnifico il giro del giorno dopo  ….

 

Già, per me che dovevo tornare a casa in serata mi rimane solo un po’ di immaginazione sulle parole di amici che si sono fermati a Piandelagotti per gustarsi anche la Val Dolo: mi hanno raccontato di salite inverosimili con curve in aderenza dove non ti potevi fermare se no non si ripartiva ……

 

… e mi è stato detto che i  120 partecipanti hanno veramente percepito l’aurea mitologica che avvolge i percorsi di queste valli dell’Appennino Tosco Emiliano e sono sicuro che a loro volta racconteranno di quello che è stato …

 

Sarà per un’altra volta, magari quando ci sarà l’inaugurazione dell’autorizzazione permanente sul tracciato della mulatrial insieme al Sindaco di Piandelagotti  Elio Pierazzi ed i trialisti del Motoclub Dragone, una nuova forma di collaborazione per garantire la custodia delle “mele d’oro” che lì è rappresentato dal territorio, proprio come il Dragone della Mitologia greca. …

 

Ciao a tutti, Giulio [email protected]

 

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